In effetti,come si può vedere bene dal grafico weekly che alleghiamo, Fiat è in trading range, senza quindi alcuna chiara direzionalità di medio lungo periodo, già dall'estate 2011, quando in poche settimane venne respinta dalla trendline ribassista di lungo e passò da 7,5-8 a 3,5 euro.
Da quel momento il titolo ha avuto oscillazioni anche ampie e violente - almeno in 4 occasioni -, ma sempre comprese nell'ampia area 3,25-3,35/4,8-5.
Inutile dire, come abbiamo detto anche nel tutorial, che fino a quando non vi sarà chiara fuoriuscita da questa congestione, il titolo non prenderà mai una precisa direzionalità.
Sopra la fascia di resistenza, il target di medio sarebbe posto in area 5,8-6 in prima battuta, e poi in area 7, dove transita la trendline di lungo periodo.
Sotto la fascia di supporto invece, i target sarebbero posti in area 2-2,4 in prima battuta, e successivamente 1,1-1,4.
Nel mezzo, come detto più volte, si continua a zigzagare, con prevalenza di positività, come nella fase recente, o di negatività, come ad esempio nel caso in cui Fiat dovesse cedere area 4-4,1, dove transita la trendline che ne aveva garantito la decisa reazione a inizio marzo.
Prestare dunque attenzione a questa fascia di supporto, che sarà fondamentale per non rivedere il titolo sulla parte inferiore del ben noto trading range.
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