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domenica 3 marzo 2013

QUALCHE PICCOLO CONSIGLIO PER FARE UN BUON TRADING - quinta parte

Dopo la fisiologica pausa dedicata a gestire il notevole numero di mail arrivate,con tantissime domande riguardanti l'ultimo report (vedi qui ),arriviamo a questo appuntamento dedicato alla componente più delicata,una di quelle che determina davvero il successo(e il livello di questo)o meno nel fare trading,ossia quella psicologica.



L'abbiamo evidenziato più volte anche nei precedenti appuntamenti quanto sia importante l'aspetto emotivo,ma questa volta cerchiamo di esaminarlo più dettagliatamente,cercando anche di far riflettere su quanto sia importante,più che ridurre tale impatto sulla nostra attività di trader,quello di saperlo gestire.
Spesso gli stessi livelli di acquisto o di vendita sono determinati da "soglie psicologiche"(quelle a cifra tonda per intenderci,dove sui book si vedono sempre enormi quantitativi di ordini inseriti)o da "soglie emozionali",basate sulle principali e più note tecniche di trading o sulle regole di analisi tecnica universalmente riconosciute "valide" sul mercato(supporti o resistenze,massimi e minimi storici,livelli di Fibonacci etc etc).
Quello che però ha una influenza assolutamente dominante dal punto di visto emotivo,è senza ombra di dubbio la paura.
E' quasi impensabile constatare quanto sia alta la percentuale  di  trader, anche fra i più bravi,quelli con la preparazione tecnica migliore e il trading system piu efficiente, a  mercati chiusi,che però finiscono per annacquare o annichilire del tutto i risultati operativi quando sono davanti al monitor,a mercati aperti.
Non è un caso che spesso si dice che la componente psicologica ha un impatto uguale o superiore all'80% nella nostra attività di trader,soprattutto nel determinarne i risultati,positivi o negativi che essi siano.

La paura,abbiamo detto.Fateci caso,fino a quando non decidiamo di cliccare buy o sell,e quindi non apriamo una operazione,la nostra emotività è assolutamente sotto controllo,ci sentiamo sicuri(a maggior ragione se il nostro trading system si dimostra statisticamente efficace),la parte razionale è assolutamente equilibrata rispetto a quella psicologica.
Appena arriva il click(e anche su questo potremmo fare un capitolo a parte,tanto lunga e tortuosa è la strada per arrivare a farlo!!!!),si scatena l'inferno!!!!
E questo indipendentemente da quanto il nostro metodo si dimostri funzionante.

Abbiamo la paura di ritrovarci a incassare la solita perdita,avendo dubbi perenni sul nostro TS,arrivando perfino a non aprire più altre operazioni sui livelli indicati da questo(per poi farlo magari in preda alla frustrazione dove il nostro TS sconsiglia di farlo!!!).

Abbiamo paura di rimanere fuori dal mercato,aprendo posizioni sulla base dell'intuizione del momento(in preda magari alle solite news),non supportata dal nostro TS,e magari legata al fatto che non lo abbiamo fatto quando lo stesso ci suggeriva ciò(e che i fatti hanno dimostrato fosse giusto),che finisce inevitabilmente per trasformarsi in una  perdita certa.

Abbiamo la paura che il titolo riparta appena si applica lo stop loss(che è l'errore classico di chi diventa "cassettista per necessità",non applicandolo mai),oppure decidendo di chiudere l'operazione in stop prima ancora  che si raggiunga il livello prefissato dal TS(il timore di perdere denaro,non rispettando quando studiato a tavolino secondo la nostra tecnica).

Abbiamo la paura,quando l'operazione va subito nella direzione attesa, di perdere poi eventuali guadagni,rispetto al take profit da noi stabilito,portandoci spesso a modificare in corsa quanto stabilito dal TS,prendendoci poi in faccia decise inversioni del mercato,che non solo si rimangiano i guadagni,ma magari ci portano anche a perdere.

Tutte queste paure,insomma,finiscono per farci fare cose molto diverse da quanto suggerito dal nostro TS(che ovviamente è fondamentale per prendere le razionali scelte operative),finendo addirittura per modificare le regole stesse del nostro metodo(senza che ve ne sia reale necessità),e portandoci inevitabilmente a incassare loss e mancare guadagni,anche quando potenzialmente non vi era motivo.

Sia chiaro,non è mai facile migliorare questo aspetto,ci vuole tempo,e tanta pazienza.L'importante è non chiedere a se stessi di modificare quello che è dentro di noi,perchè sarebbe una battaglia persa.Ma fare in modo di fare emergere la  parte razionale,lavorando sui fatti oggettivi ed evidenti,con il tempo può portare a gestire meglio la propria emotività,con conseguenti risultati positivi sulla propria operatività.

Bisogna fare proprio il concetto che le perdite nel trading sono praticamente impossibili da evitare,motivo per cui diventa fondamentale saperle gestire.Non esiste al mondo,statene certi, nessuna tecnica,metodo operativo o qualsivoglia approccio al mercato che ti mette nelle condizioni di non incassare dei loss.
E tutto questo diventa ancora più evidente,quanto più tempo si rimane esposti sul mercato e quante più operazioni si fanno.

Spesso di dice che bisogna essere freddi e  razionali,come una macchina,ma questo è impossibile per un "animale emotivo" come è l'essere umano.
L'unico modo per portare l'aspetto emotivo a rientrare su livelli controbilanciati in maniera efficace dalla parte razionale è quello di avere un metodo operativo con delle regole ben definite(senza le quali sia chiaro non avremo mai possibilità di fare risultati positivi-come fai ad eliminare la paura se non hai punti di riferimento chiari e certi????),basate su dati chiari e incontrovertibili,che statisticamente mi dimostrano l'efficacia o meno del mio metodo,che non devo mai e poi mai mettere in discussione,soprattutto durante la mia operatività,a meno che i dati stessi non mi dimostrino che sia arrivato il momento di farlo.

Quindi, prima di tutto,bisogna costruirselo un metodo,che risponda ai propri obiettivi,alle proprie esigenze,alla propria personalità e alla propria psicologia,lavorando su questo giorno dopo giorno,iniziando magari con piccole somme,che ci lasciano tranquilli nel verificare i miglioramenti o meno.

Una volta che si ha fra le mani questo,è di fondamentale importanza avere il proprio diario di trader(eh si...proprio come il nome del nostro blog!!!!),mettendo in evidenza tutte le operazioni eseguite,valutando i miglioramenti o meno del vostro trading,e quanto gli errori di matrice psicologica abbiano portato ad inficiare il metodo stesso.

E' solo analizzando con dovizia di particolari la propria operatività che si può arginare con il tempo l'influenza della componente psicologica,facendo in modo che i fatti oggettivi e i dati statistici portino la parte razionale a rendere più fredda e "meccanica" la nostra operatività.
Il segreto del successo,per essere un buon trader, non è nell'ultimo indicatore,nell'ultimo metodo operativo(che mai nessuno vi venderà,siate sicuri di questo,se funziona davvero),nell'ultimo prodotto o strumento,ma è semplicemente dentro di voi.

Solo se sarete in grado di trovarlo e comprenderlo,allora riuscirete ad operare, in maniera continuativa e sostenibile nel tempo,con profitto.

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