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giovedì 7 febbraio 2013

UPDATE ENI: ATTENZIONE AD AREA 17,1-17,4,UN CEDIMENTO DAREBBE UN PESSIMO SEGNALE SUL TITOLO


Nel giro di una settimana l'effetto lungo di Saipem comincia a farsi sentire anche sulla sua controllante,Eni.


Complici le news relative al coinvolgimento dell'ad Scaroni nell'inchiesta relativa all'Algeria(che ha portato all'azzeramento dei vertici di Saipem), il titolo è letteralmente crollato nel pomeriggio,finendo dritto filato nell'importantissima area di sostegno posta sui 17,1-17,4.
Come si vede dai grafici allegati,a 17,2 passava esattamente la trendline rialzista dai minimi,che,in  intraday,ha fatto fare un ottimo e veloce rimbalzo al titolo(ritornato brevemente a 17,5).

L'asta di chiusura però ha riportato il titolo verso i minimi. Bisogna fare attenzione a questi livelli,il cui cedimento porterebbe ad un fortissimo deterioramento del quadro tecnico,con obiettivi primari verso 16,6-16,7,ma con target successivi posti in area 14,5-15 euro.

Che la situazione su Eni si fosse in qualche modo già degradata,al di là delle news di oggi, ce lo diceva sia l'incapacità di riportarsi sopra i 18,6-18,7(testati piu volte invano)-dove è presente anche l'importante buco grafico del gap down dai 19,31,sia il fatto che già da diverse sedute la trend sul macd era già stata violata al ribasso(a differenza di quella sui prezzi).

L'ho già detto diverse volte: non sono tanto le ricadute sui conti della vicenda Saipem a mettere sotto pressione le quotazione di Eni,dato la pochezza delle stesse; ma è soprattutto il timore che dietro a tutta questa situazione vi siano ben altre cose nascoste,che potrebbero far uscire allo scoperto sorprese negative alla "Saipem". E questo il mercato lo sta temendo in queste ore.

Seguiamo i segnali tecnici dunque: fino a quando i livelli suddetti tengono c'è da essere fiduciosi.Al di sotto, lo scenario verrebbe drasticamente e inevitabilmente modificato.




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