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sabato 25 maggio 2013

UPDATE FTSE MIB: AREA 17600-18000 FA SENTIRE ANCORA LA SUA IMPORTANZA. VEDIAMO QUALI LIVELLI MONITORARE.

Il periodo di fine maggio, in concomitanza con l'imponente stacco cedole sul nostro indice, era candidato ad essere sicuramente chiave per il destino del nostro bistrattato listino. Lo abbiamo ribadito più volte nei mesi scorsi, dicendo anche come l'andamento nella fase successiva sarebbe stato fondamentale per capire l'evoluzione dei prossimi mesi.


Come sappiamo, l'ultimo movimento di rialzo, partito poco dopo la metà di aprile dalla ben nota area di supporto posta tra 15000-15250, è stato sostenuto dall'ennesimo fortissimo rally dei listini più forti, con il dax che si è fatto oltre 1000 punti di rialzo in poche settimane, andando a nuovi massimi storici, e sp500 - quest'ultimo break deciso di 1590-1600, che ora sarà da monitorare come supporto importante - e dow che hanno continuato a macinarne di nuovi massimi.

Chiaramente siamo arrivati su questi top a condizioni estremamente tirate nel breve periodo: il problema è che mentre gli altri sono su vette ben piu' elevate di quelle viste a gennaio scorso, noi invece non siamo riusciti nemmeno ad avvicinarci ai massimi di quel periodo, ennesima prova di quanto il nostro indice sia in condizioni tuttora assai precarie rispetto a tutti gli altri.

Come potete vedere dai grafici daily e weekly allegati, area 17600-18000 ha dimostrato ancora una volta di essere una resistenza davvero degna di nota. Questi livelli hanno costituito tutti i punti di minimo importante nel periodo luglio 2009-luglio 2011, dopo il grande rally partito a marzo 2009, che portò il ftse mib da 12300 a 24500 in soli 7 mesi, ceduti poi nell'agosto 2011 e mai più superati da allora.

FTSE MIB WEEKLY

FTSE MIB DAILY


I motivi li sappiamo benissimo, e i problemi che sono alla base di questa situazione, nonostante i  colpi di bazooka di Draghi, e l'apparente calma dal punto di vista politico, sono ancora tutti li; anzi, la recrudescenza della crisi, divenuta sempre più tagliente  e strutturale, sull'economia reale, sta rendendo ulteriormente problematica la situazione, giorno per giorno.

I prezzi continuano a oscillare nervosamente, oramai da due anni, senza però mai dare segnali di svolta, lo si vede chiaramente guardando il grafico settimanale. E tutto questo, mentre altri indici hanno continuato a migliorare le loro strutture tecniche e performance in maniera esponenzialmente positiva.

Il dubbio lo sappiamo tutti quale è: quanto è ancora sostenibile questa situazione di esuberanza, nonostante l'immensa liquidità presente nel sistema, in cerca spasmodica di rendimento, da sola basti a spiegare ogni cosa (e che si fottano i fondamentali!!!), senza innescare almeno una fisiologica pausa correttiva o anche solo di consolidamento???
E, se per gli altri sarebbe anche auspicabile, cosa invece questo potrebbe comportare sul nostro listino???

Sulla nostra pagina Facebook, divenuta molto attiva recentemente (dato che abbiamo intenzione di lanciare un servizio di pop up trading in via sperimentale), abbiamo segnalato proprio settimana scorsa di monitorare Intesa San Paolo ed Eni per capire quali potessero essere le velleità rialziste dell'indice, proprio dopo lo stacco cedole. Inutile dire(abbiamo peraltro pubblicato dei report su entrambi i titoli) che i fatti abbiano dato segnali molto chiari in tal senso.

Ora, bisogna come al solito andare per gradi, perchè se nel breve periodo, nonostante la decisa correzione di settimana scorsa, siamo ancora positivi, nel medio la situazione rimane ancora molto complessa e incerta.

Vediamo dunque quali sono i livelli da monitorare con grande attenzione per non lanciare nuovamente alert importanti.


Guardando anche il grafico orario, si nota come l'indice si trovi su livelli di supporto importanti, ma anche come la situazione di brevissimo si sia sicuramente deteriorata.

FTSE MIB ORARIO

Fino a quando 17150-17250 fanno da resistenza, i rischi di accelerazione al ribasso rimarranno elevati.
Area 16400-16550 è la prima degna di nota per puntare su un sostegno importante, in rapida successione troviamo 16000-16200.
Questi sono i livelli che manterranno un livello di rischio tutto sommato limitato, nonostante ci possano essere correzioni anche decise a rotazione sui titoli.

Un recupero invece dei 17150-17250 sarebbero da considerare un primo segnale di ripristino della positività anche nel brevissimo.

Rimane però una considerazione finale da fare: fateci caso, da agosto 2012 il nostro indice ha passato gran parte del tempo tra i 15000 e i 16000 punti, con solo 3 mesi e mezzo tra i 16 e i 17600-18000 punti. 
Dal punto di vista della strategia del trading da fare, non si possono che trarre le logiche conclusioni operativamente, che sono ( e sarebbero dovute essere finora) ben diverse da quelle di tutti gli altri mercati!!!

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