RIFLESSIONI A CALDO SUL VOTO DELLE AMMINISTRATIVE

La prima considerazione da fare è: gli italiani si sono davvero rotti le scatole!!! Non ne possono più di questa politica che continua con i suoi giochetti e le sue porcate (vedi i soliti meschini emendamenti contro le intercettazioni, per  i favori agli amici degli amici, etc etc), presi come sono dai problemi di  una crisi tagliente e asfissiante, che ha tolto oramai anche la fiducia e la speranza.


E oramai non si fidano più di nessuno, scaricando in pochi mesi anche Grillo, che avevano portato ad un vero e proprio trionfo alle politiche.


Basta leggere i dati dell'affluenza alle urne per capire queste poche, semplici cose.

 Il 47,4 delle elezioni siciliane di ottobre era stato sminuito come fosse un caso particolare quello dell'isola più a sud d'Italia: i fatti hanno dimostrato invece che quello era solo l'inizio di un trend.
Poco più del 50% a Roma, e un dato nazionale che si avvicina al 60%, parlano chiaramente.

Non c'è pertanto da meravigliarsi anche del tonfo del M5S, che indubbiamente alle amministrative ha pagato lo scotto di una maggior attenzione ai singoli candidati (che spesso sono quantomeno discutibili, bisogna ammetterlo) piuttosto che alle ragioni e ai programmi del movimento nazionale, dato che in questi ultimi mesi, complici a dire il vero anche media concentrati ad evidenziarne solo  le contraddizioni e i contrasti interni, hanno fatto poco per far capire agli italiani che sono li per fare i loro interessi.
Ed avendo raccolto più la protesta verso la classe politica attuale, che consensi sui programmi e le idee di governo (misconosciuti alla maggioranza del paese per la folle idea di non comunicare in alcun modo al paese, a parte che nelle piazze,  da parte di Grillo...nemmeno con Sky), sembra logico che cosi come sono stati portati al trionfo a fine febbraio, siano stati scaricati in un baleno a fine maggio!!! 
Speriamo almeno che la lezione possa servire.

Anche le fortissime difficoltà del Pdl, forse il più deluso visto i recenti sondaggi che lo davano incredibilmente  - date le scorribande che continuano a fare i suoi uomini, con il capo in testa - in forte ascesa, sono lì a testimoniare che  l'elettorato è in fortissima frammentazione, e non lo si trova mai dove lo si lascia, anche a distanza di pochi mesi.

Il Pd, nonostante la scandalosa gestione del partito durante l'elezione del presidente della Repubblica e per la formazione del governo poi, è quello che esce nel modo migliore, grazie anche alla scelta di candidati credibili, soprattutto se confrontati a quelli uscenti quantomeno discutibili in molti casi (vedi Alemanno a Roma, di cui si ricorderanno piu gli scandali, come in tutto il Lazio d'altronde, che le cose fatte). Ma statene certi, le persone non dimenticano e non dimenticheranno quel che Bersani, Bindi, D'alema e C. han combinato !!!

La sfida per tutti, Grillo in testa, dovrebbe essere quella di ricondurre alle urne quanto prima una buona parte di quelli che hanno scelto, sfiduciati come sono, di rinunciare a votare del tutto: ma per fare questo bisogna diventare interlocutori credibili, con i fatti, non con le parole, a cui oramai la gente sfiancata e delusa non da piu credito alcuno.

Sullo sfondo amaro di questa situazione, rimangono i problemi quotidiani di un Italia amareggiata, che vive alla giornata, senza nemmeno provare a guardare il futuro, tante sono le incertezze e le paure che lo contraddistinguono. Se dall'alto continua a non arrivare nulla di buono, alla fine gli italiani fanno quello che è proprio nel loro Dna: tirare  a campare. E che Dio ce la mandi buona!!!