Dal doppio minimo novembre 2008-marzo 2009 l'indice ha quasi triplicato il proprio valore.
Fino ad ora non ha mai nemmeno per un momento messo in discussione il regolare cammino rialzista,anche se è evidente che la forza si è via via ridimensionata(basti pensare che a febbraio 2011 era a quota 2.400 punti e solo poche settimane fa ha testato i 2.500).
Ora tecnicamente,dopo la fase correttiva avviata dai massimi del settembre 2012,formatisi con evidenti divergenze ribassiste su piu indicatori(come d'altronde avvenuto per la stessa Apple,anch'essa in forte correzione di quasi 30 punti percentuali dai 700 dollari di massimo),l'indice si trova in una fase per la prima volta di estrema incertezza.
E il recente recupero,con accelerazione post fiscal cliff,non ha cambiato assolutamente il quadro tecnico.
Graficamente,fino a quando i 2450-2500 fanno da supporto non vi sono rischi di inversione al ribasso.
Ma non si può non notare che un cedimento dall'area suddetta provocherebbe un forte cedimento delle quotazioni,con target posti 2250 prima e 2050 poi.
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