D'altronde, basta allargare un pò di più l'orizzonte temporale per farsi una idea ancora più chiara dell'assoluta inconsistenza, e non certo da ora, del nostro listino rispetto a tanti altri.
FTSE MIB 2008-2013
SP500 2008-2013
DAX 2008-2013
Come si può notare, se nella prima fase del rialzo partito nel marzo 2009 tutti e tre gli indici sono in qualche modo sovrapponibili nei movimenti, con addirittura il nostrano che ha fatto anche decisamente meglio degli altri due fino ad ottobre 2009, già dalla fine del 2009 in poi le cose sono cominciate a cambiare gradualmente (il ftse mib non è mai più riuscito a superare i top della seconda metà di ottobre 2009), e dalla primavera-estate 2011 con decisione e in peggio ( a causa dell'esplosione dello spread btp-bund), con il nostro indice tornato addirittura nel periodo agosto 2011-luglio 2012 per ben due volte a testare i minimi del marzo 2009 (mentre gli altri continuavano a fare nuovi massimi).
Da allora, tutti i recuperi si sono fermati puntualmente in area 17600-18000, livelli che avevano fatto da supporto forte nel periodo luglio 2009-luglio 2011, nonostante Dax e Sp500 abbiano continuato la loro corsa andando addirittura a fare nuovi massimi storici, grazie all'enorme liquidità pompata nel sistema dalle banche centrali.
Veniamo ora all'attualità. Come vedete dai grafici daily e 60 minuti, in un solo giorno il ftse mib ha lasciato quasi tutti i punti in cui aveva congestionato per un mese dopo la riconquista dei 17000-17050, andando dritto filato verso area 16450-16500 (dove transitano ema a 100 daily e un supporto statico).
FTSE MIB DAILY
FTSE MIB ORARIO
Sotto questi livelli, non avremo nulla fino alla fondamentale area posta tra 16050-16250, che ne mantiene la neutralità di medio. Qui passano davvero tanti supporti statici e dinamici, ma soprattutto ema e sma a 200 daily, 61,8 di fibo del recente movimento di rialzo partito a metà aprile, e trend ribassista violata al rialzo lo scorso 23 aprile.
La tenuta per il momento di 1590-1600 su sp500 (che a mio modo di vedere è fondamentale per non far scattare vendite corpose sugli indici americani) dovrebbe consentire quantomeno un rimbalzo per assorbire gli eccessi di breve. Ma bisogna fare molta attenzione alla fragilità della struttura tecnica del nostro listino, proprio per i motivi su indicati. Si può quindi provare la tenuta dei livelli chiave di supporto, ma sempre con stop stretti e ben definiti.
Come sappiamo, i livelli che sancirebbero definitivamente una riattivazione decisa del bear market sono posti sulla ben nota area posta a 15000-15200, che tante volte ha dato sostegno deciso alle quotazioni da settembre 2012 ad oggi.
Nel brevissimo, in caso di recuperi ovviamente i target più probabili saranno sui livelli che sono stati supporto fino a ieri.
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