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giovedì 4 aprile 2013

QUANDO LA PAURA SI TRASFORMA IN PANICO, E' GIA' TROPPO TARDI PER FARE DELLE SCELTE!!!

Le parole chiave, ormai da qualche tempo anche su Google, in particolar modo dopo il "salvataggio - rapina" di Cipro,  stanno diventando: prelievo forzoso, limitazione del contante, esproprio, bancarotta, default italia, redditometro, etc etc. 
Tutte hanno in comune un unico elemento: la paura, assolutamente legittima e tutt'altro che infondata, di vedere fatti a pezzi i propri risparmi e più in generale i propri patrimoni, cosa ancor più preoccupante, in un contesto, sempre più critico, di crisi economica, politica e sociale, e con evidenti volontà, in atto già da tempo, di nazionalizzazione dei patrimoni da parte italiana - soprattutto, e non è un caso, da quando è arrivato Monti alla guida - e, a maggior ragione, europea.


Partiamo da una premessa.

Fateci caso, i piani di salvataggio, sotto matrice della trojka, che nel caso di Cipro sono diventati "rapina", hanno sempre avuto diversi elementi in comune:

- sono guidati nelle linee essenziali dalla germania;
- arrivano sempre dopo aver portato gli stati obbligatoriamente nelle condizioni  di chiedere un aiuto, senza alcuna capacità di negoziarlo;
- il debito sovrano insostenibile e le condizioni del sistema bancario irreversibili sono alla base dell'avvitamento della crisi;
- i primi segnali arrivano sempre con le fortissime misure di austerità richieste dall'alto, che diventano via via più aggressive, per ridurre il debito;
- in tutti i casi, la classe politica si è rivelata fortemente corrotta, incapace e parassitaria, oltre che collusa con i burocrati e i banchieri europei.

Le implicazioni del salvataggio di Cipro però sono state in qualche modo sconvolgenti, perchè se di per se è davvero spaventoso che una intera economia possa essere distrutta, praticamente con decisioni prese di notte nel corso di un weekend, ancora più preoccupante in ottica futura - nonostante ancora oggi Draghi abbia dovuto rassicurare sul fatto che Cipro sia stato un caso unico, nell'annunciare però il ricorso a breve di non si sa quali misure non convenzionali - è che si sia sancito ufficialmente che in casi estremi la proprietà privata possa non essere più garantita per legge, e anzi possa essere di fatto espropriata, in stile Chavez, per ragion di Stato.


Quello che però continuano non solo a omettere di raccontare, ma addirittura a nascondere in ogni modo, è che la responsabilità di questa situazione, che porta al collasso prima i conti pubblici e poi intere economie di diversi paesi, è da ascrivere totalmente al management delle banche, che nel frattempo prende compensi,stock options e liquidazioni multimilionarie - indipendentemente da quel che combina - spesso rimane impunemente, nonostante i disastri, al proprio posto,e , in qualche caso, viene pure promosso magari a presidente dell'associazione bancaria del paese!!!!  

E il caso di Cipro non fa eccezione: come spiegare altrimenti come mai banche come Bank of Cyprus o Laiki Bank, che hanno corso rischi enormi e si sono ritrovate con i bilanci disastrati, hanno prima obbligato lo stato, e quindi tutti i contribuenti, a essere garantite verso l'europa, finendo infine per arrivare a prendere fino all'80% di quanto i correntisti stessi avevano depositato presso queste banche???!!!

I disastri di queste potentissime lobby bancarie (che giocano scommesse - che spesso finiscono per perdere - sempre più rischiose e azzardate e con leva finanziaria spropositata), che oramai tengono sotto scacco tutto e tutti, si scaricano sulla collettività, in maniera sempre più aggressiva e criminale, facendo danni enormi e distruggendo intere economie.


La storia insegna che i controlli sul capitale e sul denaro contante, oltre che sull'intera vita finanziaria di ogni cittadino, sono sempre il primo passo verso il totalitarismo e la sopressione della libertà individuale, che porta  alla fine verso l'eliminazione definitiva di tutti i mezzi di fuga.


A chi toccherà ora, si chiedono un pò tutti.

La Slovenia è la prima a esser finita sulla black list, ma dobbiamo renderci conto che a noi italiani, anche se ancora nessuno ce lo dice chiaramente, forse perchè insieme alla Spagna siamo un pò "grossi" da affrontare, prima o poi inevitabilmente finiremo per essere interessati a pieno titolo.

Ancora non siete convinti di questo???? Bene, diamo un pò di dati reali allora.

Nel 2012, quando ancora non erano maturati del tutto gli effetti delle sciagurate manovre di Monti, in Italia hanno chiuso oltre 350.000 imprese, piu di 1000 al giorno. Molte di quelle che ancora operano, pagano a rate o con forte ritardo i propri dipendenti, e  in qualche caso arrivano ad indebitarsi per farlo.

Per poter sostenere il carico della fortissima pressione fiscale, che in taluni casi si stima arrivi fino al 75%, accumulano altri debiti.

Tutto questo ovviamente sta portando a un aumento esponenziale delle sofferenze bancarie, che, come abbiamo detto, sono le vere responsabili della crisi a livello globale.


Nei bilanci dell'Inps abbiamo un buco enorme, che si stima essere intorno ai 10 mld di euro, cosa raccapricciante davvero, se si pensa che il nostro ente previdenziale eroga per il 77%  prestazioni inferiori ai 1000 euro, e che di queste, quasi due milioni e mezzo di pensionati ricevono importi inferiori ai 500 euro, somme davvero prive di ogni rilevanza, per l'attuale crescente costo della vita, che spiegano bene peraltro l'aumento esponenziale di nuovi poveri.


I disoccupati sono oramai più di 3 milioni, con la disoccupazione giovanile vicina al 40%, con punte superiori al 50% in alcune zone del sud italia: dati tra l'altro che ancora sottostimano la situazione reale e che si ingrosseranno inevitabilmente, dato il continuo massacro di interi settori nevralgici per il paese, come per buona parte delle medie e piccole imprese, del turismo, degli artigiani e dei commercianti.


Una volta che l'imponente numero degli attuali cassintegrati, che al momento non sono ancora conteggiati nei disoccupati, e che non hanno nessuna speranza, date le condizioni attuali, di veder riprendere dalla crisi le loro aziende, finiranno nei dati ufficiali, la disoccupazione raggiungerà soglie tra il 15 e il 20%!!!


Sempre nel 2012, nonostante il massacro di tasse (azione che ha contraddistinto praticamente in maniera esclusiva l'operato dal governo Monti - che  Napolitano ha la faccia tosta di nominare come a capo tuttora "di un governo capace"-, che non è riuscito a fare niente altro, nemmeno uno straccio di legge anticorruzione degna di tale nome), il debito pubblico è cresciuto ulteriormente, superando con decisione quota 2000 mld, con un percorso sempre più simile a quello già visto per la Grecia.


Nel frattempo il Pil  è in continua contrazione - meno 2,4% lo scorso anno - e d'altronde non potrebbe essere diversamente, visto il contesto generale.


La produzione industriale, cosi come i consumi, hanno raggiunto  livelli cosi negativi che non si vedevano da lunghissimo tempo, con un numero crescente di famiglie che è costretta ad intaccare sempre più- e a questo punto diremmo meglio cosi, prima che ad intaccarli siano altri - i risparmi di una vita.


La maggior parte degli enti locali sono in fortissima difficoltà, con alcuni di questi prossimi alla bancarotta.


I debiti reali verso le Pubbliche Amministrazioni, di cui è in discussione ora un decreto per sbloccare i pagamenti - per il momento rinviato -, arrivano all'astronomica cifra di 140 miliardi di euro, somme, si badi bene, non conteggiate queste nel debito pubblico ufficiale.


Se pensate poi che paghiamo circa 90 miliardi all'anno di interessi per sostenere il nostro mostruoso debito, capite bene il perchè risorse per la crescita è praticamente impossibile trovarne, anzi la tentazione sempre più forte di nazionalizzare i patrimoni dei cittadini è dovuta proprio al fatto che non si sa più che pesci prendere oramai.




La situazione di ingovernabilità in cui ci troviamo è solo la ciliegina sulla torta di questo stato di cose. E' difficile capire come finirà, da questo punto di vista, anche se sembra evidente la volontà da parte della maggioranza dell'attuale classe politica di lasciar continuare a fare il lavoro sporco a Monti, o a qualcun altro che sappia ben rimpiazzarlo.


Bisogna essere però obiettivi: difficilmente esistono oramai ricette indolore per uscire da questa crisi, anche Grillo e il M5S potrebbero ben poco - ed è questo il motivo forse per cui preferiscono rimanere fuori ancora per un pò dalla stanza dei bottoni, facendo quello che gli riesce meglio.


La sostenibilità del debito pubblico e del disastrato sistema bancario italiano viene fatta sempre più a spese di famiglie e imprese: non fanno fallire ufficialmente lo stato o le banche - con lo spauracchio di chissà che cosa -, ma lasciano fallire, dopo una lunghissima agonia, sempre più persone tra noi.


Stanno uccidendo qualsiasi speranza, e poi ci chiedono di continuare ad avere fiducia.

Di chi, e in che cosa, chiediamo noi??? 

Lo diciamo da tempo: se non si trova una soluzione radicale per tagliare il debito l'Italia non se ne uscirà mai dalla situazione in cui si è cacciata.


Ma per fare questo, ci  vogliono persone che hanno la capacità e gli attributi per negoziare con l'adeguata autorità e competenza la ristrutturazione sostenibile del debito, che liberi finalmente il paese dalla cappa priva di ossigeno in cui si ritrova strutturalmente da anni, e dia le adeguate risorse per attuare misure di rilancio decise dell'economia, a 360 gradi.


E devono essere ridisegnate infine le regole per il sistema bancario, che non deve essere qualcosa a parte, in cui si può fare qualsiasi cosa, e i cui responsabili non pagano mai niente, a differenza di quel che accade a tutti gli altri.


Non può succedere più quello che abbiamo visto con Banco Popolare - Banca Italease, con MPS- Banca 121, con Capitalia-Unicredito, con MPS - Antonveneta, giusto per fare qualche esempio, e poi vedere magari dare 40 milioni di liquidazione a Profumo o vedere promosso Mussari, dopo enormi compensi e liquidazioni in mps, a presidente dell'ABI.


Voi credete che qualcuno possa fare proprie queste idee, e metterle in pratica???


Eh si, anche noi non ci crediamo, proprio perchè sappiamo che queste farebbero il bene del paese. E oramai, lo abbiamo detto, anche la speranza di trovare qualcuno che abbia davvero a cuore le sorti di questo meraviglioso Paese è andata a farsi benedire.


Ed è per questo che torniamo a dirvi: non aspettate che la paura e i timori, che ora attanagliano sempre più persone, si trasformino in panico, poichè quando  questo arriverà, difficilmente ci sarà qualcosa da fare.


Riflettete, sempre più alla svelta, e cercate di capire cosa è meglio fare per voi, a partire dalla tutela dei vostri risparmi, prima che vengano aggrediti in maniera ufficiale, e che i provvedimenti di controllo del capitale diventino   irreversibilmente effettivi.


Quando anche la speranza muore, l'unica possibilità che rimane è quella di conoscere e documentarsi, per essere sempre più consapevoli, in modo da avere chiare le idee di cosa fare.

E rimanere liberi!!!!









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