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lunedì 19 agosto 2013

NON FACCIAMOCI PRENDERE PER I FONDELLI ANCORA UNA VOLTA. DAVANTI A UNA CRISI STRUTTURALE E SISTEMICA(E NON CICLICA) SERVE BEN ALTRO PER INVERTIRE TENDENZA.

Se è comprensibile in questo periodo che, chi ne ha ancora la possibilità,  cerca di rilassarsi e di godersi una meritata vacanza, lo è molto meno farsi prendere da facili entusiasmi, e quindi per i fondelli, davanti alle parole di Saccomanni, Letta e compagnia bella che prevedono la fine della crisi e la svolta a partire dall'autunno, solo perchè per la prima volta da anni(non da mesi) si è intravisto qualche segno più davanti a dati economici pur sempre negativi e anemici nel loro complesso (è ovvio peraltro che dopo una discesa verticale prima o poi, appena magari i consumatori si ritrovano qualche centesimo in tasca, spendano qualcosa in più).


Tenete sempre ben presente che 

Siamo davanti a una crisi strutturale e sistemica, dalle disastrose conseguenze  sia a  livello economico-finanziario, che sociale e civile, che va avanti da anni, che non ha niente a che fare con le fisiologiche e normali contrazioni del ciclo economico di uno-due trimestri. 

Siamo sotto una mole di debito astronomica, che, date le condizioni economiche del paese, rende impossibile liberare qualsiasi risorsa, anche minima, in grado di rilanciare l'economia(ammesso e non concesso che vi fosse una classe politica decente in grado di farlo).

Siamo di fronte a una fuga continua di imprenditori e capitali, che, consapevoli della situazione di fondo, hanno capito da tempo che non c'è via d'uscita con le buone per questo paese e che i rischi che la situazione possa avvitarsi sono altissimi. E non ve la prendete con loro, che stanno semplicemente applicando ne più ne meno che una legittima difesa (che è quello che dovrebbe fare, se ne avesse la possibilità, ogni buon padre di famiglia).
Secondo voi, chi ha ragione??? Letta, Saccomanni e i loro compagni di merende oppure la Fiat, Natuzzi, la famiglia Merloni, e tutte le aziende che stanno prendendo armi e bagagli fuggendo a gambe levate da questo paese???? 

Per essere credibili, inoltre, le affermazioni suddette, dovrebbero venire da chi ha autorevolezza e credibilità per poterlo fare. Io non so per voi, ma semplicemente tutto quello che viene detto da chi sta li da vent'anni(magari prima era dietro la faccia di Berlusconi, Bersani, D'alema e compagnia bella) ed è causa di tutti i disastri di questo paese, per me vale meno di zero.

Leggetevi dunque questo estratto dal  bell'articolo di Rischio Calcolato, magari forte, magari duro nelle parole, ma sicuramente molto vicino alla realtà delle cose. E riflettete sempre con la vostra testa.



"Nessuna partita iva oggi può dirsi inconsapevole. Tutti costoro, conoscono benissimo le folli condizioni in cui si fa impresa nella legalità in Italia e ciascuno sa che le tasse e i versamenti (quelli si veramente buttati nel cesso) servono solo a dare da mangiare ad una banda di parassiti, a permettere a questo Stato di sopravvivere.
Molti imprenditori hanno produzioni fisicamente legate al territorio e dunque non possono delocalizzare.
Molti imprenditori specie i professionisti si sono formati o si sono organizzati per servire il mercato italiano dunque non possono delocalizzare.
Molti imprenditori, hanno trovato una nicchia che ancora rende interessante produrre in italia, spesso un sussidio di Stato. Dunque non hanno ancora convenienza a delocalizzare.
Alcuni (pochi, per il resto è una scusa) hanno situazioni familiari particolari e dunque non possono delcalizzare.

Ma tutti gli altri, quelli che potrebbero andare via ma “resistono” in Italia, e si fanno portare via gli affetti, il patrimonio e la dignità. Loro non sono eroi sono solo stupidi coglioni e non meritano rispetto. Dopo tutti questi anni nessuno può chiamarla sfortuna e neppure ignoranza.

La prima missione di ogni impresa o di ogni professionista non è fare soldi, è sopravvivere e se possibile far sopravvivere il frutto della propria opera. Quando muore un’impresa oppure peggio ancora quando un imprenditore si toglie la vita un pezzo del “saper fare” italiano sparisce per sempre e non tornerà mai più indietro.

La Firem, continuerà a fare in Polonia e il giorno in cui in Italia saranno ripristinate condizioni minime per fare impresa e guadagnare allora FORSE, ove la fam Pedrini lo riterrà conveniente per se, la Firem tornerà. Lo stesso discorso vale per il Rototom Sunsplash.

E auguro di cuore alla fam. Pedrini, a Filippo Giunta e a Claudio Giust di fare un buon lavoro in Polonia e in Spagna, e di fare un pacco di soldi e di goderseli alla faccia dei parassiti italiani. "



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