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mercoledì 18 dicembre 2013

CONSIGLIO DI LETTURA: GEAB NR 80 - LE VALUTE, LA GEOPOLITICA, L'IMMOBILIARE, LA FINANZA....2014: LA GRANDE RITIRATA AMERICANA

Torna l'appuntamento mensile con il report Geab, arrivato al nr 80, del gruppo di studi francese Leap 2020, di cui possiamo vedere un estratto.

Interessante soprattutto lo spunto sul Bitcoin!!!

Buona lettura



Le valute, la geopolitica, l’immobiliare, la finanza ... 2014: la “grande ritirata” americana

Il 2013 termina su un “mondo del passato” dalle mura totalmente fessurate. Il 2014 sarà spietato, e di quel mondo non resteranno che delle rovine. Seppur in pieno caos, tuttavia, il “mondo del futuro” sta già muovendo i suoi primi passi. Le “potenze del futuro” riempiranno rapidamente il vuoto lasciato dalle “potenze geopolitiche del passato” ...

2014-2020 – Regno Unito, Europa, Mondo: la democrazia strapazzata
Il periodo a venire sarà pieno di pericoli per la democrazia, soprattutto nel Regno Unito – dove la crisi e l'austerità sono dilaganti – ma più in generale in tutto il mondo, dove il modello democratico è strapazzato quasi ovunque ...

Valutazione annuale delle anticipazioni LEAP – Nel 2013 il tasso di successo è stato del 74%
Come ogni anno, prima di presentare le anticipazioni per il 2014 (che saranno pubblicate nel GEAB n. 81 del Gennaio 2014), LEAP/E2020 ha voluto fare un valutazione di quelle espresse nel 2013, per valutare l'affidabilità delle sue analisi ...

Raccomandazioni strategiche e operative
Energia: alcune opportunità a livello locale
Petrolio: un investimento rischioso
Borse: pericolo permanente ...

GlobalEurometre – Risultati e Analisi
La crisi finanziaria sembra preoccupare un po' meno, in questo GlobalEurometre. Rileviamo una lieve ripresa della fiducia, per quanto riguarda la gestione di questa crisi, ed inoltre una diminuzione dell'ansia, sul fronte del denaro e delle banche. Sembra che gli europei abbiano registrato dei segnali positivi, in questi settori ...

GEAB n. 80 – LE VALUTE, LA GEOPOLITICA, L’IMMOBILIARE, LA FINANZA ... 2014: LA “GRANDE RITIRATA” AMERICANA

Il 2013 termina su un “mondo del passato” dalle mura totalmente fessurate. Il 2014 sarà spietato, e di quel mondo non resteranno che delle rovine.
Ma "possiamo anche costruire qualcosa di bello, con le pietre che ostruiscono il cammino" (1) … ed allora, in tutto questo caos, il“mondo del futuro” sta già muovendo i suoi primi passi, come abbiamo anticipato nel GEAB n. 70 del Dicembre 2012 (2).
Seppur dovute ai problemi economici e politici degli Stati Uniti, del Giappone e dell'Unione Europea, le vittorie diplomatiche russe nei riguardi della Siria, dell'Armenia e dell'Ucraina – come anche le ambizioni cinesi nel Mar Cinese Orientale – rivelano che le “potenze del futuro” stanno riempiendo rapidamente il vuoto lasciato dalle “potenze geopolitiche del passato”.
Il 2014 vedrà la drammatica accelerazione di questa tendenza, grazie alla convergenza di diversi fattori: la perdita del controllo sul mondo da parte degli Stati Uniti, la fine dell’efficacia delle disperate azioni di salvaguardia che sono state adottate (principalmente il Quantitative Easing), la nuova implosione del mercato immobiliare ... per non parlare dell'onda anomala costituita dalla riforma del Sistema Monetario Internazionale.
Prendendo ad esempio l'immagine della roulette, fino a poco tempo fa eravamo nella fase del "faites vos jeux" – in cui i giocatori preparano ed attuano le loro strategie – mentre ora siamo nella fase del "rien ne va plus" – nella quale i giocatori potranno presto vedere i loro guadagni, oppure le loro perdite.

Piano completo dell'articolo:
1 . IL NUOVO SISTEMA MONETARIO INTERNAZIONALE ASPETTA L’EURO
2 . LA TENTAZIONE ISOLAZIONISTA DELLA CINA
3 . IL VUOTO GEOPOLITICO DEGLI STATI UNITI
4 . LA REALTÀ FISCHIA LA FINE DEI TEMPI SUPPLEMENTARI
Nella parte pubblica di questo GEAB vi presentiamo la parte 1.

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IL NUOVO SISTEMA MONETARIO INTERNAZIONALE ASPETTA L’EURO

Le cose stanno muovendosi in modo incredibilmente veloce, sul fronte monetario, e tutti gli sforzi compiuti fino ad ora cercheranno di materializzarsi nel corso del 2014. I cinque esempi che proponiamo sono indicativi degli sviluppi in corso.

• Kuwait, Qatar, Bahrain ed Arabia Saudita lanceranno, a fine Dicembre, una moneta comune (3). E questo nel momento peggiore per il Dollaro (i commerci di questi paesi con gli Stati Uniti sono sempre meno importanti). E perché proprio in questo momento? Semplicemente per evitare che gli Stati Uniti mettano i bastoni tra le ruote, ben sapendo che una semplice decisione politica permetterà di passare, in un prossimo futuro, ad un “paniere di valute” staccato dalla moneta americana (4). Si noti, inoltre, che anche cinque paesi africani (Kenya, Uganda, Tanzania, Ruanda e Burundi) hanno concordato una moneta comune (5) ...

• Il sistema “Bitcoin” attira un interesse smodato (6), sconvolge i mercati e le Banche Centrali, che si sforzano di controllarlo (7). Se i suoi ultimi movimenti sono in gran parte dovuti alla speculazione – come abbiamo visto nel GEAB n.79 – resta il fatto che il suo successo è un deciso rivelatore della situazione attuale: la diffidenza nelle “valute fiat” (la prima delle quali è il Dollaro) genera il bisogno di una valuta che non sia “manipolata" dalle Banche Centrali: il Bitcoin è decentrato, non è dominato da un paese o da un’ente, è de-materializzato ... Questo è il primo tentativo, seppur imperfetto e di elevata volatilità (a causa sia dei bassi volumi che della creazione monetaria fissa), che affronta la riluttanza dei vari legislatori, e che quindi potrà scomparire o essere emarginato in un prossimo futuro. Tuttavia, quando si riflette sull'invenzione di un nuovo sistema valutario internazionale, crediamo che dovrebbero essere prese in considerazione le caratteristiche tipiche di una “moneta virtuale”.

• L’oro, come abbiamo già visto più volte, sta andando a rotta di collo dall’Ovest verso l’Est (8), per sostenere la graduale legittimità internazionale dello Yuan. Anche se non vi è alcun dubbio sul fatto che il “gold standard” non vedrà la luce del giorno, perché poco adeguato alle esigenze del nostro tempo – anche se il nuovo Sistema Monetario Internazionale includerà probabilmente un legame con l'oro (9) – il possesso di questo metallo continuerà ad essere, comunque, un importante marchio di fiducia, nell’attuale caos monetario.

• Le “Agenzie di Rating Internazionali” – o "Multipolari" – nascono (10) con l'obiettivo di rompere il monopolio delle Agenzie anglosassoni. Questo è tutt'altro che un cambiamento insignificante, per come queste Agenzie influenzano i mercati, ed in special modo la valutazione delle economie nazionali ... Anche se questo fattore non è direttamente di tipo monetario, è in ogni caso un contributo nella sfida all'egemonia del Dollaro (11).

• L'uso dello Yuan, nei pagamenti a credito delle importazioni, ha appena doppiato quello dell'Euro, ed ora è al secondo posto nel mondo ... un fatto decisamente simbolico (12). Sono stati conclusi, con quasi tutte le regioni del mondo, dei “contratti swap”, che permettono scambi commerciali in valuta locale. Di conseguenza la quota di commercio con la Cina, pagata in Yuan, è passata, in meno di un anno, dal 12% al 20% (13), mentre il commercio internazionale totale, denominato in Yuan, è aumentato del 50%, nel corso del 2014 (14) ... questo corso così spettacolare, è reso più impressionante dal fatto che la moneta cinese non è liberamente convertibile, e rappresenta un segno importante dell’irresistibile attrazione costituita dall'economia di quel paese.

Tuttavia, se si escludono gli Stati Uniti – che puntano sullo status quo, a loro favorevole (15) – un sistema veramente internazionale non può essere costituito senza l’Eurozona, la cui moneta rappresenta il 30% delle riserve commerciali e globali (16), e va a costituire la seconda valuta internazionale, con un notevole vantaggio sui suoi inseguitori.
Ora, come abbiamo ampiamente visto nello scorso numero del GEAB, l'Euro è più un sostegno che un’alternativa, al Dollaro, ed in particolare per la sua incapacità d’imporsi, nel commercio internazionale (ovviamente al posto del Dollaro).
Tutto ciò porta al paradosso che le enormi dinamiche di mercato europee vanno a diretto soccorso della sostenibilità del Dollaro (17). Il passaggio ad un sistema monetario multipolare dipenderà, ancora una volta, dalla decisione dell’Eurozona di abbandonare il Dollaro, e salire sul treno in corsa dell’inevitabile trasformazione monetaria, guidata principalmente dalla Cina.
L'Unione Bancaria, che progredisce gradualmente, (18) è l'occasione giusta per rafforzare la moneta unica, e farle assumere quel ruolo cui era stata destinata, quando fu concepita dai leaders europei di un altro tempo (19).
Ma lo sarà anche lo shock salutare costituito dalle elezioni europee del 2014, che separerà ancora di più l'Unione Europea (UE) dall’Eurozona. La fine del 2014 – o al più il 2015 – è il periodo in cui l'Euro comincerà finalmente a far la sua parte, nel progetto per la fuoriuscita del Sistema Monetario Internazionale dalla carreggiata del Dollaro.
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Note:
1) Citazione di Johann Wolfgang von Goethe.
2) All’epoca titolammo: “2013: in pieno caos, il primo passo verso il "mondo del dopo"”.
3) Fonte: Gulf News, 2013/01/12 .
4) Il precedente articolo spiega che gli economisti vogliono già fissare il cross di questo paniere con il Dollaro ...
5) Fonte: Business Day, 2013/01/12.
6) Particolarmente in Cina: CNBC , 29/11/2013 .
7) Fonte: Caixin, 2013/10/12. Si veda anche Le Monde, 13/12/2013.
8) C’è chi pensa, addirittura, che l'Occidente non possa più gestire i prezzi dell'oro ... perché non ne può più disporre a sufficienza. Fonte: Peak Prosperity, 2013/06/12 .
9) L'oro può essere utilizzato per sostenere una valuta in corso di ri-legittimazione internazionale, ma una volta che questa abbia avuto accesso allo status di “moneta internazionale”, ricrea de-facto la fiducia verso sé stessa. L'oro viene quindi relegato al rango di "barbara reliquia", lasciando che il valore delle valute si basi sulle vere ricchezze dei tempi moderni: l’energia, la produzione quantificata di ricchezza (il Pil, ndt), ecc ... Il crollo della produttività reale dell'economia (quella degli USA), su cui è stata fondata la valuta internazionale (il Dollaro), spiega l'enorme crisi monetaria esistente nel mondo, a cui l’emersione dello Yuan risponde in gran parte, fornendo le basi per una nuova allocazione dei risparmi in valuta. Il problema è che l'accesso allo status di “moneta internazionale” dello Yuan accelererà il crollo del Dollaro e dell'economia virtuale statunitense che, inevitabilmente, influenzerà il resto del pianeta. Ecco perché, in questa fase, LEAP continua a consigliare ai propri lettori di diversificare una parte del loro patrimonio in oro-fisico, per assorbire gli shocks del 2014, stando anche attenti al momento in cui vendere.
10) Ne abbiamo parlato nel GEAB n. 79. Fonti: The BRICS Post del 29/06/2013 e del 2013/11/12.
11) Su questo tema, a seguito degli attacchi delle Agenzie statunitensi ai rating dei paesi europei, l'Europa è stata tra i primi a proporre la creazione di un’Agenzia di Rating alternativa. Malauguratamente, ad Aprile del 2013, fu impossibile finanziare un'Agenzia di Rating europea: troppo costosa, troppo complicata da realizzare! Da allora, i cinesi, i russi e gli africani (con la WARA, West African Research Association, ecc.) hanno creato Agenzie di Rating strutturate su reti globali (ad esempio nell’ambito della UCRG, Universal Credit Rating Group), per costituire un sistema di valutazione adatto al mondo multipolare ... senza che l'Europa abbia potuto partecipare: l'Europa non fa parte del sistema di valutazione multipolare che è nato da qualche tempo. Tutto ciò è angosciante, e solleva ancora una volta la seguente questione: chi è che ha impedito la creazione di una Agenzia simile anche in Europa? Probabilmente le stesse persone che cercano di far “dolcemente passare” il “Trattato Transatlantico”, le “Aree di Libero Scambio” anti-russo (insieme all'Ucraina,alla Moldavia e all'Armenia), l'integrazione della Turchia all'UE ecc., e che sperano di vedere l'Europa imboccare la via d’uscita dagli affari del mondo. Rivolgendoci ai leaders europei, ribadiamo la nostra raccomandazione ad istituire quanto prima questa Agenzia! E non vengano a dirci che l'Europa non ha le risorse e le competenze per portare avanti questo progetto ...
12) Fonte: Reuters, 2013/03/12. Attenzione, contrariamente a quanto generalmente inteso, lo Yuan non è (ancora) la seconda moneta per gli scambi internazionali, e questo di gran lunga. Si trova in questa posizione solo per un particolare tipo di operazione, e non per tutti gli scambi commerciali (fonte: Le Monde, 2013/03/12). Non di meno l'ascesa dello Yuan è veramente molto, molto, impressionante.
13) Fonte: Reuters, 2013/03/12.
14) Fonte: CNBC, 2013/11/12.
15) In realtà, non hanno davvero scelta, perché la loro forza sta tutta nella capacità di mantenere la supremazia del Dollaro.
16) Cfr. GEAB n. 62 (Febbraio 2012).
17) E' certo che questa aberrazione è di notevole vantaggio, per evitare che la moneta comune europea prenda troppo valore. Ma è davvero l'unico vantaggio ... al cui riguardo ci si può chiedere se compensa sufficientemente quelli che ci sarebbero nel rendere l’Euro indipendente.
18) E che mette l’Unione Europea sempre più ai margini. Fonte: EUobserver, 2013/11/12. Analizzeremo tutto ciò nella sezione”Télescope”.
19) Mitterrand, Kohl e gli altri leaders della fine degli anni '80, primi degli anni '90.
 


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